martedì 25 agosto 2009

Il signor I accusa


Io accuso

Io accuso l’umanità.

Io accuso le grandi potenze che sfruttano i piccoli stati.

Io accuso l’autorità, il potere non democratico. Accuso la democrazia.

Io accuso il governo, gli intrighi, gli imbrogli, la corruzione.

Io accuso la stampa.

Io accuso la televisione.

Io accuso chi si nasconde con protervie dietro a un dito.

Io accuso chi difende strenuamente chi è palesemente nel torto.

Io accuso chi con la propria oratoria riesce a far vedere il cielo verde.

Io accuso chi “e se anche fosse vero ne sarebbe solo l’utilizzatore finale”.

Io accuso quelli che “è tutto un complotto”.

Io accuso Berlusconi, che tutto fa meno che il bene dell’Italia.

Io accuso il Governo, che tutto fa meno che il bene dell’Italia.

Io accuso il Parlamento, che tutto fa meno che il bene dell’Italia.

Io accuso la classe politica…che non fa un cazzo e prende un fottio di soldi dai contribuenti italiani.

Io accuso la Sinistra, che poi…dove cazzo è finita?

Io accuso il PD, che è solo una versione sfigata del PdL.

Io accuso il PD, che vorrebbe essere Berlusconi ma non riesce ad esserlo.

Io accuso il PD che “ci stiamo spostando troppo a sinistra”…mah

Io accuso il PD, che dà ancora retta a Rutelli e ai suoi fedeli.

Io accuso i cosidetti “comunisti” che non riesco no a ritrovare l’Unità per delle cazzate.

Io accuso quelli che si nascondono dietro un’icona, un simbolo, una croce.

Io accuso i radicali e i loro inutili referendum (“…e preparaci pure un altro referendum. Questa volta per sapere dov’è che i cani devono pisciare…”)

Io accuso la Lega e il loro razzismo.

Io accuso la Lega e il loro celodurismo.

Io accuso il Governo sempre più schiavo della Lega.

Io accuso il Governo, che fregandosene della decisione degli italiani ha deciso di tornare al nucleare.

Io accuso l’idiozia di certi italiani.

Io accuso la paura dello straniero di certi italiani.

Io accuso me stesso, che sono arrivato a pensare “cazzo…quasi quasi rimpiango i ladri della prima repubblica”

Io accuso i giovani che inneggiano a una rivolta armata, e poi si nascondono dietro alla prima quercia.

Io accuso gli ex sessantottini, che ora hanno figli con abiti firmati e insegnano loro i vantaggi del capitalismo.

Io accuso la televisione, che “deve mandare segnali di ottimismo e non diffondere una pericolosa ondata di pessimismo”.

Io accuso la televisione, sempre più schiava del padrone.

Io accuso i telegiornali, che parlano solo di tette e cucina.

Io accuso quelli che “la crisi non c’è” e poi “la crisi è passata”. Ma se non c’era come fa a passare?

Io accuso quelli che “ la mafia non esiste. Io l’ho vista solo nei film. Non è che uno va in luogo, bussa e chiede : "scusi c'è la mafia?"

Io accuso chi ha fatto morire invano Borsellino e Falcone.

Io accuso lo Stato, che nasconde la verità agli italiani.

Io accuso lo Stato, che si nasconde dietro al segreto di stato (scusate il gioco di parole). Che poi in una democrazia il popolo è sovrano, il popolo è lo Stato e quindi dovrebbe sapere tutta la verità..

Io accuso chi “Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica” e non sa manco di che cazzo sta parlando.

Io accuso chi “ma dai…è solo satira…ricorda che è sempre un comico…non fa mica politica”.

Io accuso chi “sono stati licenziati per un uso criminoso del mezzo pubblico”.

Io accuso chi “la satira non deve colpire chi sta al governo”.

Io accuso chi per far passare certe leggi scomode usa l’inghippo dei ddl.

Io accuso chi per far passare certe leggi scomode aspetta il 15 di agosto per la votazione.

Io accuso i cosidetti pianisti parlamentari. Che già prendete un fottio di soldi dai contribuenti e poi non andate manco in aula a votare.

Io accuso la stampa, che spesso dice cose sagge e vere, ma nessuno legge i giornali.

Io accuso chi ha la facoltà di ribellarsi a questo schifo e invece tace.

Io accuso chi si lamenta e non fa niente perché qualcosa cambi.

Io accuso quelli che “voto Berlusconi perché ha comprato Ronaldinho”.

Io accuso quelli che “non voto Berlusconi perché ha venduto Kakà”.

Io accuso quelli che “cazzo che bell’uomo…quasi quasi lo voto”…che se tutti votassero così, la sinistra sarebbe spacciata.

Io accuso quelli che “ cazzo che gnocca…quasi quasi la voto…e poi me la trombo pure”…che se tutti votassero così la sinistra sarebbe spacciata.

Io accuso quegli illusi che come me sperano ancora di riuscire a convincere qualcuno che questa Italia fa schifo, che questo Governo fa schifo, che Berlusconi è un ladro, cha bisogna cambiare qualcosa.






“…e vorrei dire, mi pare a Platone, che il politico è sempre meno filosofo e sempre più coglione…”

lunedì 6 aprile 2009

Noi gusteremo il giorno un giorno ancora


Com' Enea vide la terra inghiottir
la città di Ilio e il cielo prender
fuoco sotto lacrime e macerie,
così con lo spirto gentil e forte
che entro noi ribolle
vediam l'antica città crollar sotto
colpi di un sotteraneo nemico.


Avrei voluto scriver di più e meglio...ma questo è ciò che sono riuscito a buttar giù...
Il senso di impotenza è grande...La paura forse è anche di più...
E mentre scrivo la terra continua a tremare con scosse che sentiamo fino a Teramo...
Ho preferito non mettere immagini dirette per ragioni abbastanza ovvie...
Speriamo che almeno stanotte sia una notte tranquilla...senza ulteriori colpi...
L'ultima scossa ha avuto una magnitudo di 3.8 gradi Richter...ed è soltanto l'ultima e nemmeno delle più potenti tra quelle che abbiamo sentito...
è la fine del mondo come noi lo conosciamo (e io non mi sento bene).

martedì 24 febbraio 2009

La Maschera




Sta finendo il carnevale, e anche io come tanti svesto i panni consunti del giorno. Tediato ripropongo uguali gli stessi gesti di sempre. Prima la maglia. Leggermente piegata la adagio sullo schienale della sedia. I pantaloni. Gettati con noncuranza sopra la maglia, con tutte le monete dimenticate nelle tasche che rotolano fuori e in giro per la stanza in cerca di libertà. Ignorando che la libertà dura l'arco di una notte. I calzini. Rovesciati e riposti nella fossa comune insieme ai loro simili. Già in decomposizione.
Infine lei. La maschera. Lievemente tiro l'elastico da dietro la nuca. Inizio a sentire un filo d'aria penetrare nel lieve pertugio creato da questo semplice e lieve movimento. Finalmente inizio a respirare. Con la mano destra sollevo il bordo sotto il mento e in un momento infinito la sfilo. Ad occhi chiusi penso. Finché non sento l'elastico rilasciato...stack!
La rivolgo verso di me e mi guardo guardarmi. Sollevo l'angolo destro della bocca ed emetto uno sbuffo dalle narici...un impulsivo gesto di risolino malinconico. E sento il movimento d'aria carezzare sensuale e prepotente le mie guance. La guardo guardarmi. I suoi occhi vuoti mi impressionano. Provo quasi paura al cospetto di me stesso. Ma ne sono affascinato e attratto.
Adagio, piano piano, la ripongo sulla scrivania. In piedi. Rivolto verso il mio letto, con il suo sguardo vuoto a sorvegliarmi.
Sdraiato sul fianco la guardo...mi guardo. E mi incute timore. Non sono tranquillo sapendola lì, che mi osserva beffarda con i suoi occhi assenti. Con la sua espressione sempre uguale. Con quel pallore inquietante che si ha quando ci si sente scomparire nel nulla.
Mi metto a sedere sul letto e la fisso, quasi con intento di sfida. Niente cambia. La stessa espressione. Lo stesso pallore. Esco dal letto e la scaravento con quanta forza ho verso il suolo. Ma lei adagio, piano piano, fluttua nell'aria e lievemente si posa a terra. Con lo sguardo fisso nei miei occhi...mi sfida.
Rassegnato torno a letto, promettendomi di non indossarla più.


Inizia un nuovo giorno, e anche io come tanti vesto i panni freschi della notte. Assonnato ripropongo uguali gli stessi gesti di sempre. Prima i calzini. Pescati a caso nella lotteria del cassetto. Poi i pantaloni. Presi con attenzione dallo schienale della sedia per non far cadere la maglia. Poi la maglia. Spiegata con furia. Ah...le monete. Ricatturate e infilate in tasca.
Infine lei. La maschera.