
È incredibile come poche parole al momento sbagliato possano cambiare l’umore di una persona per giorni e giorni. Basta un nome affiancato ad un altro e tutto cambia…pensavi di esserne uscito…di aver superato tutti gli ostacoli e di poter finalmente ritornare a vedere la luce quando FRAN un nuovo muro, una piccola frana ti si propone davanti al tuo cammino.
Tu eri già lì a goderti il successo, a pensare al sole caldo sulla tua pelle, avevi anche smesso di dirti dentro di te “Un passo in meno, un passo in meno” quando l’impensabile (o meglio l’inaugurabile)accade.
È una cosa che oltrepassa lo scibile umano…non ci puoi fare niente…e tu torni di nuovo nel buio più profondo…scaraventato di nuovo nell'oblio e negli abissi dell’anima…dove sei solo tu e il magone…magone della consapevolezza di essere stato a un passo dall’aria aperta, magone per non esserci riuscito quando sembrava fatta, magone per dover iniziare di nuovo tutto da capo, magone perché adesso sei anche consapevole che…ti eri sbagliato!
Ed ora ti ritrovi al buio, senza speranza, e ti rannicchi afferrandoti le ginocchia per riscaldarti un po’…hai paura e senti il freddo che piano piano ti invade…sale dalle parti distali del tuo corpo…e tu sai che prima o poi il gelo raggiungerà anche il tuo diaframma…ed allora sarà la fine!
No!
Non finirà così!
È vero…sei risprofondato più in basso di prima…ma non hai mai smesso di lottare! E certamente non inizierai ora…nel momento più difficile e nel posto più buio della tua anima…sarebbe la fine!
Ti rialzi, ti batti le mani sulle gambe…come per prepararti a una lunga corsa…per riscaldarti e darti carica…senza rendertene conto ora le mani battono ritmicamente sulle gambe, sul petto, tra di loro…e senza nemmeno accorgertene parti…più veloce che mai…perché sei stanco di essere al buio, solo insieme alla carogna di te stesso.
Ma oramai non ci pensi più…stai correndo di nuovo…è questo che conta! Hai anche le lacrime agli occhi…ma non per la tristezza o per qualche altro strano sentimento…ma perché stai andando veloce…l’aria fredda ti taglia il viso…ma tu te ne freghi…e imperterrito continui a correre…sai che questa volta ce la farai! Schivi gli ostacoli. Salti i dirupi del tuo Io. E di nuovo inizi a sentire uno spiffero caldo…”Il di fuori…chissà com’è cambiato…è tanto che non lo vedo…”
Ma ora ti prende una sensazione nuova…la consapevolezza di potercela fare…e con essa una nuova paura…quella di potercela fare!
Senza accorgertene rallenti…rallenti…r a l l e n t i…r a l l e n t i…ti stai quasi fermando…
“E se fuori fosse cambiato tutto? E se non esistesse più il mondo che conoscevo? Cosa farei? Cosa devo fare?”
Hai il fiatone e inizi a tremare…ma non hai freddo…è il panico! Panico del nuovo…panico di vedere realizzato il tuo sogno più recente…perché se realizzi il sogno…cosa ti rimarrà da fare…diventerai inutile…non avrai altro scopo nella vita! E ti trasformerai in un immobile statua di cera, immagine di te stesso…inutile al mondo ed alle tue dita.
Non riesci più a dominarti…cazzo! Eppure vedi la meta lì ad un passo…basta uno sforzo infimo rispetto a quello che hai fatto…eppure sei bloccato…sai di poter volare fuori dall’incubo e dalla prigionia…ma non lo fai!
E rimani lì…in bilico fra vita e non-vita, indeciso dal primo battere del cuore fino ai ritmi più brevi dell’ultima emozione…fino all’ultimo secondo del tuo tempo…e invecchierai…e morirai…così…rannicchiato…afferrandoti le ginocchia per riscaldarti un po’.